Libro Festival
leggere emozioni
Avevo, da tempo, il desiderio di creare un nuovo progetto culturale che considerasse come protagonista e punto di riferimento la lettura, ovvero il semplice piacere di riprendere in mano un libro. Dopo l’ideazione di due festival di spettacolo pensavo insomma si potesse dare spettacolo anche attraverso la riscoperta di un libro.
Così, sostenuto da Fondazione Cariplo che vivamente ringrazio, ho proceduto. Per fare questo sono partito dalla triste considerazione – per altro sotto gli occhi di tutti – che leggere sia sempre più sinonimo di inutile fatica da cui scappare volentieri senza se e senza ma. Essendo principalmente uomo di teatro, ho pensato fosse certamente accattivante l’idea di rivoluzionare l’approccio alla lettura servendomi del piacere di calcare il palcoscenico teatrale al fine di porlo al servizio della stessa lettura. D’altronde non esiste MAI teatro senza lettura! Questo, principalmente, per tornare ad attrarre i giovani riavvicinandoli, al contempo, alla recitazione e al piacere di leggere emozioni. Considero infatti i giovani la pura essenza della vita. Oggi vederli maggiormente concentrati in altri mezzi di comunicazione quali, ad esempio, i vuoti e tristi social mi fa male. I social sono infatti la più diabolica delle recenti invenzioni dell’umanità. La vera rivoluzione – o forse meglio sarebbe dire regressione! – di una società sempre più impoverita di contenuti basilari.
Resto allibito al sol pensiero che un essere umano possa sbarazzarsi facilmente di un libro senza sapere cosa si stia davvero perdendo tralasciandolo.
L’ambizioso progetto “Spazio LibroFestivalinTour – leggere emozioni”, attuato attraverso il coinvolgimento attivo di una fitta rete di amministrazioni comunali, media, addetti ai lavori, case editrici e operatori culturali, è nato partendo proprio da queste personali motivazioni: sostenere e stimolare la lettura quotidianamente, in tutte le sue forme, attraverso una meticolosa azione di protagonismo teatrale di lettura aggregativa e recitativa. Questo perché leggere significa anzitutto godere. Arricchendo di poesia la propria vita.